domenica 1 marzo 2009

Imparare a "vedere"

Per chi pensa di non avere doti artistiche

Secondo me le doti, “i doni” sono quattro: le mani, gli occhi, il cervello e l’attenzione, o meglio, la capacità di rivolgere e fermare l’attenzione su quello che abbiamo davanti agli occhi.

Non possiamo pretendere che il nostro cervello muova le nostre mani nel modo “giusto” se non ha i dati, cioè informazioni visive.

Per inserire i dati è necessario guardare. “Guardare con attenzione” e “guardare come facciamo di solito”, sono due cose immensamente diverse, ma per definire quanto vediamo di solito, ti faccio un esempio pratico.

Considera una persona che vedi tutti i giorni da anni, l’hai vista centinaia, migliaia di volte, pensa al suo orecchio destro, adesso considera quanto l’immagine nella tua mente sia approssimativa ed è giusto che sia approssimativa, perché non ti serve ricordarne i particolari .

Il cervello, per semplificarci la vita, crea dei modelli approssimativi, pochi dati, quel tanto che basta per distinguere la porta di casa da quella del vicino. Non ti serve conoscere, vedere i particolari della porta, per entrare in casa. Quel tanto che basta per distinguere un cavallo da un non-cavallo.

Se vuoi disegnare devi mettere “fuori gioco” questo meccanismo del cervello. Ecco un esercizio pratico e semplice, con cui otterrai risultati immediati.

Prendi l’immagine che vuoi disegnare, traccia una griglia in modo da formare dei quadrati 2x2 e tracciane una leggera anche sul foglio da disegno.

A questo punto, capovolgi l’immagine e comincia a copiare quel che c’è nel primo quadrato, poi il secondo … linee, forme, chiaro, scuro, … e copiala tutta lasciandola capovolta.

Il cervello non potrà suggerire, interferire con i suoi modelli approssimativi, perché nei suoi schedari non ci sono immagini capovolte, quindi le informazioni potrà prenderle soltanto da ciò che percepisce attraverso gli occhi.
Il tempo volerà, il risultato sarà più di quanto avresti mai sperato. Parlerai ai tuoi amici delle “quattro doti”, ma insisteranno nell’affermare che hai una quinta dote non identificata …

Buon divertimento
P.S. Se vuoi approfondire, questo libro è interessante
“Disegnare con la parte destra del cervello”
di Betty Edwards - ed. Longanesi & C.

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